Il gruppo ha bisogno di soldi, quindi Sokka decide di aiutare un pescatore disposto a pagarlo per aiutarlo nel suo prossimo viaggio di pesca, anche se una tempesta sembra imminente. Il pescatore riconosce Aang come l'Avatar "che ha voltato le spalle al mondo". Aang fugge per il senso di colpa, ma Katara riesce a rintracciarlo. Aang rivela a Katara che i monaci del Tempio dell'Aria Meridionale volevano mandarlo al Tempio dell'Aria Orientale per separarlo da Monk Gyatso, l'unica persona a cui Aang si sentisse interessato da lui come persona, anziché come Avatar. Ciò ha portato Aang a scappare di casa e, dopo essere stato sorpreso da una terribile tempesta, alla fine ha sigillato se stesso e Appa nell'iceberg. Nel frattempo, sulla nave di Zuko, l'equipaggio di Zuko inizia a mettere in dubbio la sua leadership, fino a quando Iroh spiega che il Principe era segnato, non in un incidente di addestramento come sono stati indotti a credere, ma in un agni-kai con suo padre. Suo padre si era offeso quando Zuko aveva parlato in un incontro con i suoi generali. Quando Zuko si rifiutò di combattere, suo padre gli diede le terribili ustioni che coprivano gran parte della sua faccia e poi lo bandirono. A Zuko è stato comandato di non tornare mai a meno che non abbia trovato e catturato l'Avatar. Quando la tempesta colpisce, Sokka e il vecchio quasi annegano, ma vengono salvati da Aang e Katara. Aang è costretto ad entrare nello Stato Avatar, rispecchiando gli eventi che lo hanno portato a rimanere intrappolato nell'iceberg per cento anni, ma questa volta è in grado di scappare da solo con il vecchio, Sokka e Katara. Zuko agisce anche eroicamente quando la sua nave viene colpita da un fulmine. Un membro del suo equipaggio rimane intrappolato sul ponte e Zuko è in grado di salvare l'equipaggio con l'aiuto del tenente. Anche Iroh usa la sua flessione per reindirizzare i fulmini lontano dalla nave, una forma incredibilmente rara e avanzata di tecnica di estinzione del fuoco. Zuko vede quindi Aang volare via su Appa, ma decide di non inseguirli per mettere in salvo il suo equipaggio.