Il padrone di un castello viene trovato morto nel proprio studio dopo una notte burrascosa. Dal tiretto della sua scrivania mancano 900.000 franchi, che vi erano stati rinchiusi la sera avanti; né si trova il testamento che egli aveva anche redatto la stessa sera. La polizia subito sopraggiunta sul luogo inizia le indagini, che si presentano quanto mai difficoltose, perché quasi tutti i presenti nel castello sono sospettabili. Alla fine si può accertare che fu il nipote del morto a introdursi furtivamente nel castello durante il temporale per asportare la vistosa somma. Il vecchio castellano, che soffriva di cuore, fu colpito da una sincope, nel sorprenderlo a rubare. Il più giovane degli ispettori di polizia conclude le indagini fidanzandosi con la pupilla del compianto castellano, la quale ne diviene, in base al testamento ritrovato, la erede universale.